La voce di due faggi che piangono sul Vajont


Dopo dieci minuti di cammino, alla fine del muro in pietra sul quale sta fissata la targa bronzea in omaggio alle portatrici, subito a sinistra della via, si trovano i due faggi piangenti.

Aspettate che passi un po' di vento a muoverli e da quei tronchi uscirà un suono dolcissimo e struggente come un pianto lontano e misterioso.
Sciretti Alberto con i faggi piangenti descritti da Mauro Corona
Nelle sere d'autunno, quando la solitudine comincia a pesare e l'ombra dell'inverno s'avvicina, mi reco spesso in quel luogo e sto seduto per ore, sul margine tranquillo della via, ad ascoltare l'incredibile lamento dei faggi piangenti.
Vajont è terra di fede. Il capitello a Casso con sullo sfonto la frana. Un targa riporta "Resisteva all'onda. 9 Ottobre 1963"Etichette: Ambiente, Disastri ambientali, Dolomiti, Ecologia, emozioni, Erto, Frana, Giustizia, Ingiustizie, Mauro Corona, Monte Toc, Natura, Sciretti Alberto, Tragedia, Vajont





0 Commenti:
Posta un commento
Link a questo post:
Crea un link
<< Home page