Forza italia che costruisce "pugni negli occhi"
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È il chiostro d’ingresso dell’Abbazia. Chiamato “botanico” perché era destinato alla coltivazione delle piante officinali per la farmacia del Monastero
Chiostro pensile. Il cortile, che poggia su quattro pilastri, è costituito da piani inclinati per convogliare l’acqua piovana nella grande cisterna sottostante che alimentava il pozzo centrale. Questo chiostro raccoglie attorno a sé i locali più rappresentativi della vita dei monaci: la chiesa abbaziale, il refettorio monumentale, la biblioteca, il capitolo e la clausura.
Il Chiostro Rustico si estende ad ovest del complesso monastico, distaccato rispetto al nucleo centrale e un tempo destinato alle attività agricole (da qui la denominazione “rustico”)
La basilica abbaziale, dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta, è preceduta da un’ampia scalinata e domina dall’alto il paesaggio circostante. Il progetto fu ideato dall’architetto Tullio Lombardo, che in quegli stessi anni (1499-1500) stava lavorando alla cappella dell’Arca del Santo, nella basilica di S. Antonio a Padova.


I monaci detengono moltissime arnie dalle quali ricavano il miele, ad alto potere nutriente ed emoliente, la cera, che svolge una azione protettiva della pelle, il polline, emoliente e rivitalizzante, la propoli, di cui è nota l'attività antisettica, doni dell'operosità e delle generosità delle api.
Nella foto delle arnie dell'Abbazia di Praglia; come tutte le arnie valgono più di tutto l'oro ed il petrolio del mondo; producono il miele, molto nutriente, che praticamente non ha una vera e propria data di scadenza. Le famiglie di api dell'Abbazia sono state interamente sterminate da un virus nel 1990 e da allora la loro ricostituzione è stata una strada in salita.Etichette: Abazzia, Abbazia di Praglia, Ambiente, apicoltura, Architettura, Arte, Colli Euganei, emozioni, Monastero, Musei, Natura, Religione Farmacia, Repubblica di Venezia, Storia, Veneto



Sulla sommità del monte Cinto, un po' nascosta si trova una grotta che ho visitato (con un po' di coraggio), priva di pippistrelli. 

Partenza: Cento metri dal piazzale del Museo Geopaleontologico di Cava Bomba. Nel caso che il museo sia chiuso il sentiero può essere imboccato da via Chiesa dietro la parrocchiale di Cinto parcheggiando nello spazio di fianco al ristorante “Cinzia”.
L'impianto di Cava Bomba era una fornace per la produzione di calce viva, rifornita dal pregiato calcare della cava sul monte Cinto a ridosso del grande tino di cottura. Il complesso rappresenta una bella ed affascinante realtà di archeologia industriale ed uno dei più imponenti esempi di fornace dei Colli Euganei, in attività fino agli anni '70, documento di un passato recente e delle sue implicazioni socio-economiche. Attualmente vi si trova il Museo Geo-paleontologico.
La sommità del forno è sul piano di cava, al quale è collegata con un pontile dove scorrevano i carrelli che trasportavano la roccia calcarea e, in alternanza, carbone coke per alimentare il forno.

Sciretti Alberto sul Monte Cinto. ove sono finite le api? Etichette: Archeologia, Colli Euganei, emozioni, Fotografia, Natura, Paesaggio
Diana's Pavillion. It begins at Diana's pavillion, originally a stately entrance as well as a landing place for boats coming across the so-called "Valle di Saint Eusebio", (whence the name "Val San Zibio"). In those days the "Valle" was an expanse of shallow waters extended over several miles; a fishing and shooting paradise recently transformed into a golf course
Villa Barbarigo
A view of the Main Alee. The Main Allee with imposing box-wood walls reaches and climbs the hill in front
All this was planned as an allegory of man's progress towards his own perfectibility or salvation and such itinerary ends right in front of the Villa.
The Water Theater with fish ponds and fountains. Sixty full size statues, mainly due to Enrico Merengo, and sixty more different sculptures were integrated into a world of architectures, streams, fountains, water jokes and fish ponds, between hundreds of different trees and over an area of forty acres.

This Boxwood Maze, the most antique and extended in existence today, symbolizes all intricate ways of human life. Video of the boxwood maze from the air by Sciretti Alberto

Wellspring of hermit
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